Il gup del Tribunale di Bari, Antonio Diella, ha condannato a 20 anni di carcere Michele Loiudice e Francesco Palmieri e a dodici anni Francesco Maino, accusati dell’omicidio volontario premeditato del boss di Altamura Bartolo Dambrosio. E’ stato invece assolto dall’accusa di aver custodito le armi del commando armato Rocco Ciccimarra. Gli imputati avevano optato per il rito abbreviato. Si chiude cosi' il primo capitolo dell’inchiesta della Dda di Bari sull’agguato che, il 6 settembre del 2010, provoco' la morte del boss crivellato di colpi nelle campagne di Altamura mentre, di mattina, faceva jogging. L’imboscata fu studiata nei minimi dettagli. Secondo la pm Antimafia, Desiree Digeronimo, Dambrosio fu ammazzato su ordine di Giovanni Loiudice, padre di Michele, un tempo alleato di Dambrosio poi diventato il piu' acerrimo rivale. Alla base dei contrasti ci sarebbe la gestione degli affari illeciti (droga, racket, estorsioni) nella zona della Murgia barese. Giovanni Loiudice e' a processo con le stesse accuse, ma avendo scelto il rito ordinario, il processo si sta tenendo in Corte di Assise. |